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Qual è il peso dell’aspetto genetico in un’ovodonazione?
Quanto è importante realmente per una donna il fatto che il figlio sia suo, pur non avendo una radice genetica?
I dati statistici ci dicono che nei paesi dove è legale la maternità surrogata (in Italia è illegale), le madri surrogate, a volte, hanno difficoltà a rinunciare ai bambini che portano in grembo, a cederli ai legittimi genitori, perché vi si affezionano durante la gravidanza.
È allora più importante la radice genetica o il tempo trascorso insieme durante la gravidanza? Appare evidente quanto sia più importante il legame di affezione che si sviluppa con il bambino durante i nove mesi.
Per quanto riguarda la questione della radice genetica, se prendiamo un embrione e lo dividiamo, otteniamo due embrioni separati ma geneticamente identici; se poi questi vengono impiantati in due donne distinte, nasceranno due bambini diversi. Quindi gli embrioni assumono caratteristiche e indirizzi differenti, perché la madre ne condiziona l’espressività, la penetranza dei vari geni cambia da donna a donna.
Queste sono le ragioni che spingono le coppie a scegliere l’ovodonazione, perché il peso della radice genetica ha un’importanza minore, rispetto a quello di una coppia che fa una scelta d’amore.

Contatti:
– Dott. Giuseppe Valenti 3472218463
– CRPO medicina della riproduzione di Livorno 0586 444034 – 3319007861
– Centro Genesy di Palermo 091 309380
– A Roma è operativo un ambulatorio di riferimento curato dal prof. Antonino Perino: Presso clinica Ars Biomedica, via Luigi Bodio 58, 06 361494696/7

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